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Rifiuti speciali in Italia: + 1,9% nel 2023. Record di recupero (73%), lo smaltimento in discarica in calo (-11,2%)
Rifiuti speciali in Italia: + 1,9% nel 2023. Record di recupero (73%), lo smaltimento in discarica in calo (-11,2%)
21/07/2025

Online la nuova edizione del rapporto ISPRA

Torna ad aumentare nel 2023 la quantità di rifiuti generati dalle attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale, attestandosi a quasi 164,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (+1,9% rispetto al 2022, corrispondente a più di 3 milioni di tonnellate). L’economia italiana, dal canto suo, ha registrato una crescita più contenuta con aumenti dei valori del Prodotto Interno Lordo e della Spesa per consumi finali sul territorio nazionale, rispettivamente pari allo 0,7% e allo 0,5%.

Cresce la produzione, ma nel 2023 si raggiunge un dato record nel recupero, grazie al quale il 73% (130 milioni di tonnellate) degli speciali acquista una nuova vita: di questi, oltre 80 milioni di tonnellate sono rifiuti da costruzione e demolizione che diventano prevalentemente sottofondi stradali e rilevati; 21 milioni di tonnellate di rifiuti di metalli e composti metallici (11,6% del totale gestito) vengono in prevalenza riutilizzati dalle acciaierie del Nord Italia; riciclate le sostanze organiche come carta, cartone e legno (circa il 7% del totale gestito).

Molto positivo il dato sullo smaltimento in discarica dei rifiuti speciali: rispetto al 2022, diminuisce di 997 mila tonnellate (-11,2%).

Dai dati rilevati nell’ultimo Rapporto Rifiuti Speciali, giunto alla ventiquattresima edizione, si rileva che ancora una volta è il settore delle costruzioni e demolizioni - con circa 83,3 milioni di tonnellate - quello con  la maggiore produzione totale di rifiuti speciali, concorrendo per quasi il 51% alla produzione complessiva.

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30/07/2025 09:00 — 30/07/2025 13:30 Roma, Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via Santa Maria in Via 37 A

Si terrà a Roma il prossimo 30 luglio  presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’edizione 2024 del Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia.

La quarta edizione dedicata a questo tema, aggiorna la mappa nazionale della pericolosità da frana dei Piani di Assetto Idrogeologico – PAI, realizzata dall’ISPRA mediante l’armonizzazione e la mosaicatura delle aree perimetrate dalle Autorità di Bacino Distrettuali, e gli indicatori di rischio. 

Il Rapporto presenta le attività in corso che porteranno all'aggiornamento delle mappe di pericolosità idraulica e del rischio ai sensi della Direttiva Alluvioni, previsto per il 2026. Fornisce inoltre il quadro di riferimento sullo stato e sulle variazioni delle coste italiane e sulle valanghe. 

Programma

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