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ISPRA presenta il quarto rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Conoscere il territorio per prevenire i rischi
ISPRA presenta il quarto rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Conoscere il territorio per prevenire i rischi
30/07/2025 09:00 — 30/07/2025 13:30 Roma, Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via Santa Maria in Via 37 A

Si terrà a Roma il prossimo 30 luglio  presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’edizione 2024 del Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia.

La quarta edizione dedicata a questo tema, aggiorna la mappa nazionale della pericolosità da frana dei Piani di Assetto Idrogeologico – PAI, realizzata dall’ISPRA mediante l’armonizzazione e la mosaicatura delle aree perimetrate dalle Autorità di Bacino Distrettuali, e gli indicatori di rischio. 

Il Rapporto presenta le attività in corso che porteranno all'aggiornamento delle mappe di pericolosità idraulica e del rischio ai sensi della Direttiva Alluvioni, previsto per il 2026. Fornisce inoltre il quadro di riferimento sullo stato e sulle variazioni delle coste italiane e sulle valanghe. 

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La nuova nave oceanografica dell’ISPRA: fino a 4000 metri di profondità per vincere la sfida dei cambiamenti climatici
La nuova nave oceanografica dell’ISPRA: fino a 4000 metri di profondità per vincere la sfida dei cambiamenti climatici
15/07/2025 09:30 — 15/07/2025 13:00 Roma, Sala del Refettorio Biblioteca della Camera dei deputati Nilde Iotti, Via del Seminario 76

ISPRA presenta alla Camera Arcadia, la nuova nave oceanografica per esplorare il mare profondo e affrontare la sfida climatica

Il progetto MER – Marine Ecosystem Restoration ha un nuovo alleato: un laboratorio galleggiante all'avanguardia, un simbolo di equilibrio tra uomo e natura, dove scienza e tecnologia si incontrano per dare voce agli ecosistemi marini e fronteggiare le sfide ambientali del nostro tempo. È Arcadia, la nuova nave oceanografica dell’ISPRA progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo. Tecnologie all’avanguardia, missioni scientifiche multidisciplinari e un obiettivo chiaro: raccogliere dati, costruire conoscenza e orientare le politiche ambientali verso un futuro più sostenibile. Con Arcadia, ISPRA rinnova il proprio impegno nella tutela del mare, mettendo in campo un’infrastruttura scientifica d’eccellenza al servizio della ricerca, dell’ambiente e della collettività.

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Linee elettriche critiche e avifauna: la silenziosa minaccia alla sopravvivenza delle specie più vulnerabili
Linee elettriche critiche e avifauna: la silenziosa minaccia alla sopravvivenza delle specie più vulnerabili
16/07/2025

In Italia le linee elettriche pericolose per gli uccelli si sviluppano per centinaia di migliaia di chilometri, con impatti rilevanti sull’avifauna

La produzione di energia elettrica e la sua distribuzione hanno cambiato la vita degli umani e il paesaggio negli ultimi decenni. A fronte di una forte innovazione tecnologica del settore collegata a studi sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per ridurre l’emissione in atmosfera di gas climalteranti, una parte dei sistemi di trasporto elettrico sono rimasti pressoché invariati negli ultimi decenni. Gli orizzonti di pianura incorniciati nelle prospettive dei tralicci elettrici che si inerpicano verso le montagne e sui valichi sono diventati un paesaggio umano che abbiamo interiorizzato insieme alla consapevolezza di vivere in edifici, case, infrastrutture attraversate da una fitta ragnatela di cavi funzionali alla distribuzione elettrica per il consumatore finale.

Negli ultimi decenni studi scientifici hanno indagato gli effetti dei campi elettromagnetici associati alle linee di trasporto elettrico sulla salute umana portando alla definizione di regolamenti e norme per contenerne i danni correlati come, ad esempio, l’interramento dei cavi in zone urbanizzate o la definizione di zone di rispetto per l’edificazione in prossimità di linee elettriche.

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Specie aliene nei nostri mari
Specie aliene nei nostri mari
08/07/2025

La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o specie aliene che sono introdotte dalle attività antropiche o arrivano attraverso corridoi artificiali quali il Canale di Suez; alcune di queste specie possono anche essere pericolose per la salute umana in quanto tossiche al consumo o velenose al contatto.

Allo scopo di fornire un supporto ai fruitori del mare per il riconoscimento delle nuove specie potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari, incluse quelle pericolose per la salute umana, è stato realizzato un opuscolo, versione aggiornata dell'edizione 2021.

Le eventuali segnalazioni che verranno inviate ai ricercatori, contribuiranno anche a monitorare la distribuzione e diffusione di tali specie nelle nostre acque.

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Luglio

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